Rashid ha sperimentato con noi il ruolo di alunno e di insegnante, sia di italiano, sia di arabo. Pertanto a Cavandone gli abbiamo chiesto di dirci le sue riflessioni e di darci consigli e indicazioni, traendo spunto dalla sua esperienza plurima. Ecco il suo contributo:

 “1. Secondo la mia esperienza quello che interessa il migrante che viene a frequentare i corsi è acquisire una lingua comunicativa, un linguaggio che può servire nella vita quotidiana.

La maggior parte dei migranti sono qui per lavorare; spesso mi chiedono, ad esempio:’ Che cosa devo dire al datore di lavoro?’.

Infatti, anche se viene loro richiesto di presentare il curriculum, preferiscono andare direttamente sul posto di lavoro dal responsabile delle assunzioni, perché questo comportamento è più affine alla loro cultura.

2. Lo straniero è sempre in movimento: per lavorare,  per cercare lavoro, per visitare familiari e amici,…per i motivi più diversi. Perciò insiste sulla necessità di avere un linguaggio ‘decente’ per affrontare situazioni di spostamento: biglietti dei mezzi di trasporto, costi, tratte, binari, obliterazione,….

3. Si trova spesso nella necessità di consultazioni mediche.

E qui mi rivolgo particolarmente al pubblico femminile: ci vuole un materiale linguistico specifico che si basa sulla terminologia e sui concetti relativi.

4. Nel lavoro, lo straniero può essere muratore, mercante o bracciante in generale, mentre la donna di solito è collaboratrice domestica o badante; bisognerebbe quindi anche orientare le nostre lezioni verso una conoscenza di alcune terminologie specifiche.

5. Il migrante cerca spesso di coinvolgere l’interlocutore in discussioni per scambiare opinioni circa i diversi punti di vista e le diverse abitudini e idee: desidera raccontare le proprie tradizioni, la struttura sociale del proprio paese, il patrimonio, la storia, la natura geografica, le credenze,…, ma spesso trova molta difficoltà ad esprimersi.

6. Dare fiducia . Ci sono quelli che mi chiedono perché, pur essendo in Italia da diversi anni, non sanno ancora esprimersi bene in italiano mentre il loro figlio, in Italia magari da un anno, parla tranquillamente senza problemi. A volta pensano che , essendo un po’ avanti nell’età, non si riesca più a imparare bene una lingua straniera. Secondo me questo parere è falso perché per prima cosa il bambino frequenta la scuola tutto il giorno, con continuità e regolarità e poi ha il contatto costante con i suoi coetanei e quindi è più motivato e prontissimo ad apprendere.

E’ importante quindi lavorare sulla motivazione, far capire i progressi, facilitare le tappe dell’apprendimento per esempio facendo capire il contenuto generale di un discorso, perché pretendere che si capisca parola per parola scoraggia e rende il corso più monotono e di conseguenza cade l’attenzione. E’ importante spiegare le cose piano piano, non lasciarsi prendere dalla fretta.

SUGGERIMENTI PRATICI:

  1. spiegare le cose adagio
  2. i temi devono toccare la realtà, il vissuto, il quotidiano
  3. proiettare film (di preferenza documentari) , sottotitolati, in modo che lo spettatore senta la parola italiana e nello stesso tempo la veda scritta (C’è questa esperienza nella TV Monde). E’ importante sempre accompagnare alla parola orale la parola scritta (ascolto-visione)
  4. proporre brevi articoli scritti in italiano facile, che tocchino lòa vita quotidiana e i diversi interessi dei singoli (per es. premere il tasto TXT  (teletext): ci sono informazioni sulla politica nazionale italiana, ma anche internazionale, cronaca, sport – un tema che interessa i giovani – gossip, economia, amicizia, oroscopo,….

Allora, questo è un modo tra tanti per incoraggiarli all’apprendimento della lingua divertendosi.

Per i più avanzati, si può incoraggiarli alla narrazione, alla scrittura, alla poesia, invitandoli a descrivere il loro patrimonio, le loro esperienze in Italia, le caratteristiche del loro Paese (per es chiedendo di tracciarci un circuito turistico tipico locale)

E infine, ricordiamoci sempre che l’ambiente favorevole all’apprendimento è quello dove c’è sempre rispetto reciproco.

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QUANDO BASTA CAMBIARE PUNTO DI VISTA…

“POVERI VOI” La prima ONG africana che porta aiuti umanitari all’Italia (!!!)

campagna: “adotta un giovane italiano”

http://www.esterni.org/ita/adotta/

CHIARA T

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RESOCONTO RIUNIONE DEL 5 E 6 SETTEMBRE

buongiorno a tutti. Ho creato dei file .pdf come resoconto della riunione di Cavandone. Li trovate qui allegati.

mix-foto: fotografie scattate durante le giornate d’incontro

scuola2009-2010: dubbi, decisioni, proposte per l’organizzazione pratica dell’anno scolastico che sta per iniziare

nei prossimi giorni pubblicherò anche un file su “percorsi didattici” presentati nelle lezioni di Giovanna. I suoi consigli potranno servire a tutti noi insegnanti come strumento per le nostre lezioni.

Chiara T

MOMENTO DI RIUNIONE E ABBRONZATURA
MOMENTO DI RIUNIONE E ABBRONZATURA

scuola2009-2010

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“pacchetto sicurezza”

Su numerosi siti internet è possibile trovare informazioni sui cambiamenti che l’approvazione del cosiddetto “pacchetto sicurezza” porterà alla vita degli stranieri residenti in Italia.

Le novità principali sono l’aumento delle tasse, l’aumento dei tempi di attesa, le maggiori restrizioni legali. Questi sono due elenchi dei punti principali del pacchetto, forniti dai siti internet “Stranieri in italia” e “melting pot”:

pacchetto sicurezza – articolo di Stranieriinitalia.it

pacchetto sicurezza – articolo di Meltingpot.org

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espatrio per chi attende il permesso

Quest’anno non è previsto il telegramma urgentissimo che gli anni scorsi ha permesso alle persone in attesa di permesso di soggiorno un più facile rientro al proprio paese, nei mesi estivi.

Di conseguenza, anche d’estate, vale la regola che chi è in attesa di permesso o carta di soggiorno può uscire e entrare liberamente dall’Italia presentando:

  • – il permesso scaduto (originale)
  • – l’assicurata della posta con cui ha fatto domanda di rinnovo o richiesta di carta
  • – il passaporto in corso di validità

In ogni caso non sarà possibile, anche con questi documenti, attraversare un paese Schengen. I rientri nei paesi d’origine andranno fatti quindi con viaggi diretti o scali extra-europei

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Controllo permessi e carte di soggiorno pronti per il ritiro in questura

La polizia di Stato ha attivato un servizio per controllare on line se le pratiche di rinnovo dei permessi e di richiesta delle carte di soggiorno sono concluse, e se i documenti sono pronti. Basta inserire il numero dell’assicurata (per esempio 060000123456) oppure il codice della pratica (per esempio 08VA001234) alla pagina

http://questure.poliziadistato.it/stranieri/

e selezionare la lingua (italiano, inglese, francese, spagnolo, russo e arabo).

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Richiesta di cittadinanza italiana

Dall’inizio del 2009, per le richieste di cittadinanza italiana alla prefettura di Varese, è necessario prendere un appuntamento dal sito

www.prefettura.varese.it/index.php cliccando sulla colonna di sinistra “Prenotazione Appuntamenti”, e scegliendo la data e l’ora tra quelle disponibili.

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Richiesta di carta di soggiorno

IMPORTANTE!

da marzo 2009 per richiedere la carta di soggiorno non è più necessario che il permesso stia per scadere.

Come prima di novembre 2008, chi ha un permesso di soggiorno da almeno 5 anni potrà richiedere la carta (permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo) SENZA ASPETTARE LA SCADENZA DEL PERMESSO

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